Fra poco più di un mese il telescopio spaziale di NASA/ESA Hubble festeggerà il suo 24esimo anno in orbita attorno alla Terra. Come regalo il team ha deciso di condividere questa bellissima immagine di una sezione della Nebulosa Testa di Scimmia, una regione densa di giovani stelle a 6.400 anni luce di distanza nella costellazione di Orione, il cui bizzarro nome deriva proprio dalla sua forma quando osservata più da lontano.
Hubble è stato lanciato esattamente il 24 aprile del 1990 a bordo dello Shuttle Discovery. Nonostante il suoi 24 anni di attività, pochi strumenti scientifici attualmente in orbita possono vantare una carriera così lunga e di successo. Proprio per questo è il più celebre e il più amato dei telescopi. Tra gli obiettivi più osservati da Hubble ci sono da sempre le nebulose, colorati e brillanti agglomerati di gas, polvere e stelle protagoniste sempre di bellissime e rare immagini. Hubble aveva già fotografato questa zona del cielo nel 2001, foto (qui a destra) che è stata poi pubblicata solo lo scorso 2011.
Come ogni altra nebulosa ad emissione, NGC 2174 (nota anche come Sh2-252) è una culla per giovani stelle, anche se la maggior parte delle materie prime per la formazione stellare, ovvero gas e polvere, vengono dispersi nello spazio, a causa di forti venti provocati dalla presenza di giovani stelle calde che aiutano a spingere il gas verso l’esterno.
Nell’immagine in alto è possibile notare una serie di colori finora mai osservati: nubi di polvere color marrone scuro e ruggine si gonfiano verso l’esterno, incorniciate dal brillante gas blu. Ovviamente si tratta di una sovrapposizione di più immagini scattate da Hubble con diversi filtri colorati, per rivelare una vasta gamma di colori normalmente non visibili all’occhio umano. Le nubi di polvere sono illuminate da puntini rosa e bianchi estremamente luminosi. NGC 2174 si trova a pochi anni luce da una stella blu, HD 42088, che sarebbe una delle principali responsabili della ionizzazione dei gas (idrogeno) della nebulosa, di cui si nutrono le giovani stelle. Per questo si parla anche di regione HII, sigla che indica l’idrogeno ionizzato.