L’ultimo colpo di coda della cometa Lovejoy

Le immagini raccolte dal Subaru Telescope rivelano una sorprendente attività nella coda della cometa Lovejoy durante il suo lungo viaggio verso il Sole.

L’ultimo colpo di coda della cometa Lovejoy
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5 Marzo 2015 - 15.31


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di Davide Coero Borga

Le immagini sono quelle di Lovejoy, al secolo C/2013 R1, e sono state raccolte dal Subaru Telescope nel dicembre 2013. Lo studio è appena stato pubblicato su Astronomical Journal e porta la firma dei giapponesi del National Astronomical Observatory che a Mauna Kea, Hawaii, si occupano delle ricerche sui dati del telescopio (nel team anche ricercatori della Stony Brook University -The State University of New York e Tsuru University). 800mila sono i chilometri di coda ad alta risoluzione nelle affascinanti immagini raccolte dalla Suprime Webcam e che rivelano una sorprendente rapidità nell’evoluzione dell’attività cometaria, la cui coda letteralmente si dimena sotto i colpi del vento solare.

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Servendosi di un sistema di filtri per isolare le linee di emissione di acqua e monossido di carbonio, i ricercatori hanno potuto riscontrare un comportamento molto altalenante della cometa, che presenta valori completamente diversi nel passare del tempo. Anche su brevi intervalli – 20 minuti – le interazioni della cometa con il vento solare sono molto diverse.

Jin Koda, principal investigator del progetto, descrive l’anomalia di Lovejoy in questi termini: «I primi dati raccolti sulla coda della cometa ci hanno subito spinto a prendere in seria considerazione il fenomeno. Analizzando le immagini abbiamo così potuto registrare cambiamenti significativi anche su rilevazioni distanti pochi minuti. È stato semplicemente incredibile!».

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La coda di plasma di una cometa si forma quando molecole di gas e atomi che si staccano dalla cometa incontrano il vento solare. È la meteorologia del vento solare a ionizzare i materiali in sospensione dando origine a forme contorte e ritorte: e la coda si dimena.

Durante il suo passaggio, la coda di plasma della cometa Lovejoy era praticamente perpendicolare a chi la osservava da Terra. Un evento casuale che ne ha fatto un ottimo candidato per l’osservazione da Terra con le ottiche della Suprime Webcam del Subaru Telescope.

E c’è di più: di Lovejoy si è anche scoperta una certa lentezza nei movimenti dei ciuffi della coda, a circa 300mila chilometri dal nucleo. 20-25 chilometri al secondo contro i quasi 60 chilometri al secondo cui si muovevano i ciuffi di altre comete, come Halley. Quisquiglie se paragonate alle velocità del vento solare che spazza le comete a velocità comprese fra i 300 e i 700 chilometri al secondo.

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