«Le persone che vi si affidano possono mettere a rischio la propria salute, rifiutando o ritardando trattamenti per i quali esista una buona evidenza di efficacia e sicurezza. Non c’è ragione fondata per dire che funzioni meglio di una pillola di zucchero. Non esiste malattia per cui vi sia una prova attendibile dell’efficacia dell’omeopatia. ». Ad affermarlo un rapporto redatto dal National Health and Medical Reseach Council (Nhmrc) australiano, che ha condotto una maxi review su 225 pubblicazioni in tema di omeopatia.
Secondo Paul Glasziou, presidente del Nhmrc Homeopathy Working Committee, «ci saranno persone convinte che tutto questo sia un complotto dell’establishment» per favorire altri interessi a discapito dell’omeopatia, «ma speriamo vi siano anche molte persone ragionevoli che possano riconsiderare la vendita, l’utilizzo e la distribuzione di questi prodotti». Secondo gli autori del rapporto, gli studi dai quali emerge l’efficacia dell’omeopatia sono lavori di scarsa qualità scientifica. Non ci sarebbe nessuna prova che «i prodotti omeopatici funzionino meglio di una pillola di zucchero».
L’omeopatia rimane dunque una controversa pratica della medicina alternativa basata sui principi formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann verso la fine del XVIII secolo.
La validità dell’omeopatia non è mai stata dimostrata mediante esperimenti o ricerche. Gli studi condotti in base ai principi della scienza medica ne hanno viceversa dimostrato l’inefficacia. Il ricorso a prodotti omeopatici è potenzialmente pericoloso per la salute nella misura in cui può spingere i malati ad abbandonare o ritardare terapie mediche di comprovata efficacia.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’omeopatia non è una cura e non apporta alcun beneficio, e uno studio australiano condotto nel 2014 non ha riscontrato in essa alcuna efficacia superiore al semplice effetto placebo. Il 13 marzo 2003 il Tribunale penale di Catania ha assolto il giornalista Piero Angela dall’accusa di diffamazione per avere sostenuto in una puntata della trasmissione Superquark andata in onda nel 2001 che «l’omeopatia non è una cosa seria. Il rischio di curarsi con tale medicina non convenzionale è molto grande per i pazienti che hanno malattie gravi e soprattutto progressive».
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