Chi è appassionato di storia ricorderà la descrizione delle battaglie nel mondo antico. Ricorderà che i Greci erano soliti attaccare i nemici gettando sulle navi avversarie serpenti vivi per diffondere il panico. Ebbene, ora, da una ricerca di scienziati italiani pare che una delle specie adoperate a questo scopo sia ancora viva, in provincia di Agrigento. Secondo lo studio pubblicato da Acta Herpetologica da Gianni Insacco, direttore scientifico del Museo di Storia Naturale di Comiso, in collaborazione con altri tre ricercatori, vicino a Licata sarebbe stato ritrovato il Boa delle sabbie (Eryx jaculus): il serpente più raro in Europa, unica specie di boa presente in Italia. Diciamo subito che è innocuo. Lungo circa mezzo metro, il boa delle sabbie sarebbe appunto uno dei serpenti utilizzati dagli antichi Greci per scatenare il panico tra i nemici in battaglia. Innocuo per l’uomo – dicevamo – perlopiù nascosto sotto terra. Proprio per questo per secoli sono riusciti a sfuggire alle ricerche degli zoologi, che in effetti li ritenevano scomparsi da tempo. Ora l’avvistamento nell’Agrigentino.
Agrigento, avvistato l'introvabile Boa delle sabbie
Secondo lo studio di Acta Herpetologica è il serpente più raro in Europa, unica specie di boa presente in Italia famoso per l'uso che ne facevano i Greci in battaglia.
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3 Gennaio 2016 - 18.34
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