Vent'anni fa nasceva Dolly, la prima pecora clonata

La pecora più celebre della storia è stata creata nei laboratori scozzesi dal team del professor Wilmut avrebbe compiuto 20 anni: fu il primo mammifero a essere fotocopiato.

Dolly, la prima pecora clonata
Dolly, la prima pecora clonata
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5 Luglio 2016 - 14.27


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Era il 5 luglio 1996 quando la pecora Dolly vide la luce. Fin qui nulla di strano se non fosse che quel mammifero era il primo clonato della storia. Dolly è infatti l’ovino creato al microscopio nei laboratori scozzesi del Roslin Institute, vicino Edimburgo, dal team coordinato dagli scienziati Ian Wilmut e Keith Campbell. L’annuncio della sua nascita fu poi dato molti mesi dopo, il 22 febbraio 1997 sulla rivista Nature: per riuscire nella clonazione della pecora, gli scienziati dovettero provarci ben 277 volte oltre ai tantissimi esperimenti sulle rane, iniziati già nella metà del ‘900.

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Dolly, una pecora di razza Finn Dorset, era nata da una cellula mammaria di una donatrice di sei anni. La pecora fu poi soppressa il 14 febbraio del 2003, poco prima di compiere 7 anni, per le complicazioni di un’infezione polmonare. L’animale imbalsamato è conservato nel Royal Museum di Edimburgo.

Si tratta per primo esemplare frutto di clonazione ”pura”, ovvero una tecnica che consiste nel prelevare da un animale adulto donatore una cellula somatica, il cui materiale genetico viene estratto e trasferito in una cellula uovo non fecondata, precedentemente svuotata del suo Dna. Dopo l’ovulo si trasforma in un embrione tramite una scarica elettrico o un impulso chimico, ottenendo un esemplare identico all’originale. La nascita di Dolly ha comunque aperto un nuovo scenario per la scienza negli anni successivi. Senza l’ovino non si sarebbe potuta aprire la stagione del lavoro sulle cellule staminali.

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