La tartaruga marina comune (Caretta caretta) è una specie che è stata dichiarata in pericolo di estinzione nel 1970: c’è anche questa aggravante da mettere nel conto di quanto accaduto su una spiaggia di Beirut – un fatto che sarebbe stato comunque gravissimo, ma che per questo lo diventa ancora di più.
Un gruppo di turisti ha deciso di scattarsi dei selfie con una tartaruga intercettata in mare, quindi – secondo la ricostruzione dell’accaduto – ha preso l’animale di forza, l’ha trascinato in spiaggia e ha iniziato a maltrattarlo. In questo momento, la tartaruga si sta riprendendo dalle ferite riportate, dopo essere stata salvata dalle persone del luogo che ci hanno tenuto a precisare che, se non fossero intervenute, la tartaruga sarebbe di certo morta.
Dopo averla trascinata fuori dall’acqua, i turisti hanno iniziato a fare delle foto – se ne vede una con un bambino che piange e che sembra essere in piedi sopra al guscio dell’animale – e, dopo che sono stati scattati i selfie, hanno cominciato a colpire la tartaruga con dei bastoni. I Raggi X hanno mostrato che tutti quei colpi hanno sfondato la parte superiore della testa della tartaruga, consentendo all’acqua di mare di raggiungere le cavità del seno.
Tutto questo non solo è una rappresentazione evidente di quanto possa essere orribile un comportamento umano, di quanto le persone possano essere disgustosamente insensibili e crudeli, è anche una pratica illegale, visto che esiste una legge agricola libanese che vieta il bracconaggio degli animali marini.
Qualche settimana fa, un incidente simile è stato segnalato nella Repubblica Dominicana, dove uno squalo è stato tirato fuori dal mare da una folla di turisti e di persone del luogo che poi hanno scattato foto sorridenti con il cadavere dell’animale. Basta! Gli animali non sono oggetti di scena delle vostre foto per agguantare like sui social network. Lasciateli in pace.