L'Organizzazione Mondiale della Sanità: "Ecco cosa fare per contrastare il Coronavirus"
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L'Organizzazione Mondiale della Sanità: "Ecco cosa fare per contrastare il Coronavirus"

Le parole di Bruce Aylward, a capo del team della missione congiunta Oms-Cina sul Covid-19: "Macchine per la respirazione per i casi gravi, laboratori per i test e la diagnostica e trasporti per trasferire i pazienti in strutture mediche. 


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26 Febbraio 2020 - 11.35


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La malattia va avanti e bisogna prepararsi: i Paesi che si stanno preparando al Covid-19 potrebbero aver bisogno di cambiare mentalità, rafforzare le capacita’ di risposta, comunicare i rischi e apprendere dagli altri Paesi che hanno avuto esperienza nel contrasto alla malattia, in particolare la Cina. Lo ha raccomandato ieri un esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Il dottor Bruce Aylward, a capo del team della missione congiunta Oms-Cina sul Covid-19 , ha detto durante un briefing giornaliero sulla malattia che la prima cosa da fare per i Paesi che devono prepararsi all’attacco del virus è cambiare mentalità. “La cosa che dovete pensare è che, se ci colpisce, lo fermeremo, dovete pensarla in questo modo”, ha detto.
Se la gente accettasse l’arrivo della malattia e lasciasse che si diffonda, “avrà perso prima di cominciare”.
Poi ha detto che i Paesi devono rafforzare la loro capacità di risposta, per esempio, preparando più letti per accogliere i pazienti, strutture per mettere in quarantena i contatti ravvicinati, macchine per facilitare la respirazione a sufficienza per i casi gravi, capacità di laboratorio per i test e la diagnostica e trasporti per trasferire i pazienti in strutture mediche. 


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“Speriamo che non vi farete mai ricorso. Ma se siete pronti a farlo, sarete pronti per molte cose, si tratta di prontezza e capacità di risposta rapida”, ha osservato.
Inoltre, le autorità dei Paesi devono “parlare con la popolazione” per far sapere loro che la malattia sta arrivando e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di mantenere l’igiene personale, come lavarsi le mani regolarmente, ma non prendere d’assalto l’acquisto di mascherine “perché probabilmente non fa differenza”.
Per le zone infette, le attrezzature di protezione devono essere ben preparate. Infine, ma non meno importante, i Paesi possono imparare dagli altri che hanno già avuto l’esperienza di combattere la malattia.
“La Cina è diventata davvero brava a gestire la malattia”, ha detto Aylward, citando il fatto che il paese sta ancora sottoponendo al test di accertamento del coronavirus decine di migliaia di persone ogni giorno usando la Tac invece dei raggi X, in quanto più attendibile come sistema di diagnosi. Ha anche celebrato le misure solide adottate in Cina per contenere la malattia, cosi’ come la solidarietà mostrata della sua popolazione durante l’attuazione delle misure.

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