L'epidemiologo Lopalco: "Giusto capire come si contagiano i camici"

Il docente di Igiene all'università di Pisa, sulle polemiche contro Fortunato D'Ancona, dell'Istituto superiore di sanità (Iss) sulla prevenzione e gestione delle infezioni ai medici

Pier Luigi Lopalco
Pier Luigi Lopalco
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15 Marzo 2020 - 16.56


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Conoscere per prevenire: “A livello centrale arrivano le segnalazioni sui medici e il personale sanitario contagiato. Sono la categoria senza dubbio a rischio maggiore, come ci ha dimostrato anche la Sars. E c’è da capire come si sono contagiati, anche per mettere in atto delle misure preventive specifiche”.
Lo ha detto l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all’università di Pisa, tornando sulle polemiche che hanno travolto Fortunato D’Ancona, componente del Gruppo di lavoro dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sulla prevenzione e gestione delle infezioni, per le sue dichiarazioni sulla necessità di approfondire le circostanze del contagio dei camici.
“Davvero – ragiona Lopalco – non ho capito dove fosse possibile fraintendere le sue parole, mi sembravano semplici e lineari. Al momento non si sono raccolte grosse informazioni sui medici che si stanno contagiando, se non da parte di chi localmente ha fatto l’indagine epidemiologica. E va capito se questo contagio avviene durante la pratica professionale o in comunità, perché quando appunto c’è una circolazione comunitaria del virus può succedere. Anche il problema che un medico possa infettarsi in comunità e trasferire l’infezione in ambiente ospedaliero esiste e non possiamo negarlo”.

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