Galli sulla Fase 2: "La teoria mascherine, guanti e speriamo bene non è sufficiente"

"Capisco che la gente non ne possa più, è comprensibile purtroppo il virus non fa sconti e potrebbero esserci nuove ondate, anche perché è bastata una singola botta per conciarci come ci ha conciato"

Massimo Galli direttore del reparto malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano
Massimo Galli direttore del reparto malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano
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27 Aprile 2020 - 08.59


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“La teoria mascherine, guanti e speriamo bene non è sufficiente”, così l’infettivologo Massimo Galli riassume a “Mattino Cinque” la sua idea sulla Fase 2 sulle riaperture annunciata dal premier Conte.
“Capisco che la gente non ne possa più, è comprensibile – dice Galli – purtroppo il virus non fa sconti e potrebbero esserci nuove ondate, anche perché è bastata una singola botta per conciarci come ci ha conciato”

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Galli, poi, aggiunge: “La mia preoccupazione è che il problema si consideri superato, soprattutto se non vengono adottate tutte le misure per la prevenzione e l’arginamento di nuovi singoli focolai. Dover richiudere dopo aver riaperto potrebbe essere un disastro”.

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