Speranza sulla pandemia: dopo la riapertura i segnali sono incoraggianti ma serve cautela

Il ministro della Salute a DiMartedì su La7: "Siamo sulla strada giusta ma il nemico non è vinto, basta per un istante alzare lo sguardo fuori dall'Italia e si vedono immagini ancora drammatiche"

Il ministro della Salute, Roberto Speranza
Il ministro della Salute, Roberto Speranza
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9 Giugno 2020 - 20.52


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Speranza ma la consapevolezza che il virus sta in mezzo a noi.  “Continua una tendenza che va nella direzione giusta. Con il massimo della prudenza e della cautela ma i segnali che arrivano continuano a essere incoraggianti”, lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a DiMartedì su La7, commentando i dati del bollettino di oggi sull’epidemia coronavirus in Italia.
“Considerando – ha aggiunto Speranza – che siamo a 5 settimane dalle prime riaperture del 4 maggio, a 3 settimane dalle seconde riaperture del 18 maggio, c’è un clima che oggettivamente al momento è positivo. Ma non bisogna pensare che la battaglia sia vinta, bisogna continuare ad essere rigorosi nei comportamenti che abbiamo imparato finora perché il virus non è sconfitto”.
“Siamo sulla strada giusta – ha ribadito il ministro della Salute – ma il nemico non è vinto, basta per un istante alzare lo sguardo fuori dall’Italia e si vedono immagini ancora drammatiche, per esempio il Brasile e tutto il Sudamerica. Il nemico è ancora forte e bisogna mantenere la massima prudenza e cautela”.

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