Sileri: "L'Italia deve ripartire e non bisogna creare un clima di terrore sulla nuova ondata Covid"

Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri in un post dedicato alla sua partecipazione, all'iniziativa 'Ripartiamo in sicurezza.

Pierpaolo Sileri
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1 Luglio 2020 - 19.32


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Sì alla sicurezza, no al clime di paura: “L’Italia deve ripartire e non bisogna creare un clima di terrore rispetto a una nuova ondata di emergenza sanitaria da coronavirus”.
Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri in un post dedicato alla sua partecipazione, all’iniziativa ‘Ripartiamo in sicurezza.

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Un’iniziativa “lodevole perché consente uno screening utile a tutta la comunità. L’idea di fare da oggi al 17 luglio screening sierologici a tutti gli iscritti dell’Ordine degli avvocati della Capitale con il supporto della Cassa forense e della Fondazione Gemelli, significa fare rete e ripartire senza paura, con consapevolezza e sicurezza”, ribadisce sottolineando che verranno fatti “quasi 30 mila test e a tutti coloro che saranno testati positivi, verranno somministrati test sierologici del sangue e il tampone.”
Per Sileri “dobbiamo ripartire consapevoli che il virus c’è e bisogna conviverci. Se continuiamo a creare terrore, l’Italia non riparte. Se dovesse tornare una situazione di emergenza, controlleremo i focolai, ma dobbiamo prepararci anche a questo, potranno esserci altre zone rosse, ma a ottobre con l’esperienza avuta in questi mesi saremo in grado di fare quello che dobbiamo fare, non ci saranno più i mille morti al giorno che abbiamo visto. Siamo stati i primi in Europa a chiudere e con i lockdown, secondo alcuni studi abbiamo salvato 600 mila persone. Poteva essere fatto meglio? Sì, ma dieci anni fa quando la sanità pubblica doveva essere rafforzata”.

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