Sgarbi tra i relatori: il virologo Silvestri non va più al covegno della Lega sul Covid

Il virologo alla Emory University: "Nella lista insieme a persone di cui ho la massima stima anche alcune persone con le quali preferisco non essere associato. Così ho deciso di rinunciare all'invito",

Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia della Emory University
Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia della Emory University
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20 Luglio 2020 - 16.31


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“No all’uso della scienza e della pandemia di Covid-19 a fini elettorali”. E’ la presa di posizione del Patto della scienza, che interviene in una nota sulla “ventilata presenza ad eventi di natura squisitamente elettorale aventi ad oggetto la pandemia di Covid-19, eventi che vedrebbero la partecipazione anche di alcuni importanti soci fondatori del Patto trasversale per la scienza”.
Per il Pts, “appare grave e incomprensibile l’eventuale adesione da parte di importanti soci” del Patto “a iniziative in chiave chiaramente politica ed elettorale che vedano come guida o contributori soggetti che sono stati oggetto di querela o di diffida da parte del Pts, proprio per le pericolose posizioni antiscientifiche espresse durante l’epidemia di Covid-19, insieme ad altri che in moltissime occasioni hanno dimostrato la propria lontananza dal metodo scientifico”. Uno degli eventi in questione, anche se il Pts non ne fa espressamente riferimento, è il convegno ‘Covid-19 in Italia tra informazione, scienza e diritti’, organizzato in Senato lunedì prossimo, dove è previsto l’intervento di politici e scienziati, fra cui molti componenti del Pts.
“Intendiamo quindi stigmatizzare sia l’iniziativa messa in essere da chi vuole strumentalizzare l’opposizione alla scienza in chiave elettorale – prosegue l’associazione – sia la partecipazione di chiunque abbia aderito al Pts o si ritenga membro della comunità scientifica ad iniziative di questo segno”.
Il Pts chiede, dunque, a tutti gli affiliati “di non prestarsi a situazioni dove una tesi preconcetta sulla salute o la gestione pubblica dell’emergenza epidemica sia funzionale ad una parte politica o schieramento. Il non accoglimento di questo invito comporterà la rivalutazione della compatibilità dell’affiliato al Pts”.
Al convegno era stato invitato anche Guido Silvestri, virologo alla Emory University, che ha poi deciso di non partecipare, come spiega lui stesso in un post su Facebook. “Sono stato invitato tempo fa a questo meeting su Covid-19 in Italia dal mio amico e collega Marco Bella, ed avevo inizialmente accettato non conoscendo il roster dei partecipanti. Dopo aver visto la lista, e notando in essa insieme a diverse persone di cui ho la massima stima anche alcune persone con le quali per vari motivi preferisco non essere associato, ho deciso di rinunciare all’invito”, scrive. “Prometto che da ora in poi faro’ più attenzione nell’accettare inviti di questo tipo in sedi istituzionali senza aver prima preso visione della lista dei partecipanti”.

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Il convegno è stato organizzato per lunedì 27 luglio nelle sale del Senato. Tra i partecipanti ci sono Matteo Salvini, Armando Siri, Vittorio Sgarbi, Andrea Boccelli e Bernard-Henry Lévy e poi molti professori, medici e scienziati come Alberto Zangrillo, Matteo Bossetti, Maria Rita Gismondo, Giulio Tarro, Guido Silvestri, Massimo Clementi, Giuseppe De Donno, Sabino Cassese, Michele Ainis e Paolo Becchi oltre che il deputato del MoVimento 5 Stelle Marco Bella, e gli onorevoli Deborah Bergamini (Forza Italia) e Federico Mollicone (Fratelli d’Italia). Il convegno è stato organizzato da Sgarbi e Siri.
Silvestri, come detto, si è già sfilato. Vedremo se sarò l’unico.

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