Galli ribadisce: "Il virus non è più debole, per l’autunno dobbiamo essere preparati"

Il direttore del reparto Malattie infettive del Sacco di Milano mantiene alta l'allerta sul covid

Massimo Galli
Massimo Galli
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23 Luglio 2020 - 07.55


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“Temo che forse è stato detto troppo a favore di una certa rilassatezza sottolineando con frequenza che il virus si fosse indebolito. Poi però sono venuti fuori una serie di focolai che dimostrano che in realtà non si è indebolito per niente”. Massimo Galli, direttore del reparto Malattie infettive del Sacco di Milano in una intervista alla Stampa mantiene alta l’allerta sul covid, anche alla luce delle ultime scoperte. 

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“A Padova è stata isolata una sequenza del Coronavirus non legata al ceppo tedesco ma che somiglia vagamente a quella dei due coniugi cinesi curati al Centro Spallanzani di Roma. Come si spiega? Con quella che chiamerei ‘l’ipotesi della banalità’ e cioè che sia anche possibile che in questi mesi sia stato presente più di un ceppo, ma questo che abbiamo isolato su Padova non è stato per nostra fortuna altrettanto contagioso e diffuso come quello arrivato dalla Germania. In questi casi l’unica cosa che possiamo fare è lavorare molto, studiare molto e non innamorarci delle ipotesi altrimenti rischiamo di prendere cantonate”.

“L’autunno è lontano e non so cosa capiterà, di certo però dobbiamo essere preparati a qualunque evenienza”, afferma il professore.

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