L'epidemiologo Demicheli: "Troppi casi dai Balcani, tamponi per chiunque arrivi da quei paesi"

Quanto alla situazione nel nostro Paese "dobbiamo stare attenti, identificare i nuovi casi, ma anche essere rigorosi - dice l'esperto - Questo vuol dire rispettare le quarantene".

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24 Luglio 2020 - 14.50


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“Dobbiamo ancora essere cauti e agire sulla prevenzione. Si è visto che in Europa c’è un risveglio di casi nei Paesi balcanici, con i quali abbiamo numerosi rapporti” di lavoro e contatti. “Bisogna essere in grado di gestire i tamponi alle persone prima che vengano nel nostro Paese, è possibile farlo con degli accordi, ma bisogna fare in modo che le persone arrivino in Italia” già ‘screenate’. Lo ha detto a SKyTg24 Vittorio Demicheli, epidemiologo e direttore sanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Citta’ Metropolitana di Milano, membro della Cabina di Regia del monitoraggio Covid del ministero della Salute. “Ed è possibile farlo, ora che i casi sono pochi”.
Quanto alla situazione nel nostro Paese “dobbiamo stare attenti, identificare i nuovi casi, ma anche essere rigorosi – dice l’esperto – Questo vuol dire rispettare le quarantene. Stiamo vedendo piccoli focolai importati da fuori e trasmessi nel nostro interno. Non abbiamo altri strumenti per evitare una ripresa che raccomandare l’uso della mascherina nei luoghi chiusi, la distanza sociale e lavarsi le mani. Dovremo andare avanti con questo virus ancora per lungo tempo”.
Ma non mancano gli aspetti positivi. “Finché i numeri saranno bassi abbiamo verificato di essere in grado di tracciare e isolare i casi. Il problema sarà con la stagione fredda, quando arriveranno altre malattie respiratorie e ci sarà” in più anche la necessità di distinguere i sintomi. Si è visto però che “il rispetto delle norme comportamentali contro il coronavirus riduce anche il numero di altre malattie respiratorie”.

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