Il virologo Clementi: "Tracciando i casi si combatte l'infezione ma ci vuole molta attenzione"

Il professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: "E' cambiata la malattia, è cambiato quello che il virus determina"

Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano
Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

23 Agosto 2020 - 14.38


ATF AMP

“Oggi siamo con gli stessi soggetti infettati di tre mesi fa, ma con un numero di casi clinicamente rilevanti bassissimo”.

Top Right AMP

Lo ha affermato, intervistato da Tgcom24, Massimo Clementi, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

“E’ cambiata la malattia, è cambiato quello che il virus determina. – aggiunge – Il virus sta entrando nella nostra società in modo tale da rimanerci, ma non darà più di tanto fastidio perché i casi che vediamo sono privi di sintomi nella grandissima parte”.

Dynamic 1 AMP

Secondo Clementi, se il tracciamento dei casi e dei piccoli focolai funziona, non ci dovrebbe essere bisogno di un altro lockdown. Ma “bisogna tenere molto vigile l’attenzione”, sottolinea. E afferma che dire la verità su questi casi, “che non ci sono casi clinicamente importanti, non è un impulso a non tenere comportamenti adeguati. Penso che se si usa questa metodologia dell’informazione corretta, le persone avranno comportamenti che rispondono a quelli che sono i giusti criteri”.

 “Tracciando i casi si combatte l’infezione, soprattutto tra i soggetti giovani, 90 volte su 100 asintomatici. – sottolinea – Nessuno può escludere una riattivazione di questa infezione, ma è stato visto che gli asintomatici infettano meno e con cariche virali più basse. Se non arriverà un vaccino in tempi brevi, dovremo convivere con questo virus, ma noi già conviviamo con altre centinaia di virus”.

Benissimo: c’è solo da chiedersi perché a destra c’è così tanta ostilità per l’app Immuni, che pure se scaricata e usata da tanti può dare un grande contributo a isolare i casi, nell’interesse di tutti.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version