L'infettivologo di Bassetti: "Basta bollettini di guerra, torniamo alla normalità"

Lo dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita).

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2 Settembre 2020 - 07.01


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“Con mascherine e distanziamento si può tornare alla normalità. Questo è il messaggio che deve venire dalla medicina oggi: torniamo a vivere con delle precauzioni. Non possiamo continuare a dare ogni sera il bollettino di guerra, questo è profondamente sbagliato. Il popolo non è abituato a questi numeri, noi non comunichiamo il numero delle persone colpite da infarto”.
Lo dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita), in collegamento con la trasmissione ‘In Onda’ su La7.

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“E’ giusto mettere in guardia la popolazione durante la fase emergenziale, ma ora non c’è più. Torniamo a vivere facendo meno allarmismo, perché colpisce le aziende e l’economia”, aggiunge Bassetti, per il quale in Italia “siamo arrivati a una potenza di fuoco di circa 100mila tamponi al giorno e ci manteniamo su livelli molto significativi”.

“Bisogna sempre guardare la percentuale sui tamponi fatti”, evidenzia Bassetti, sottolineando che “buona parte dei contagi che oggi contiamo provengono da viaggi all’estero”. “Poi -prosegue- c’è quel numero degli oltre 100 pazienti in terapia intensiva che deve essere tenuto in considerazione, ma non deve al momento terrorizzarci. Noi oggi siamo più bravi e il messaggio è che la gente muore di meno. I morti sono sempre tanti, ma è evidente che oggi è una malattia in qualche modo diversa anche perché siamo diversi noi, sia nel fare i tamponi che nel curare le persone”.

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