Resta il silenzio più assoluto e l’incertezza sulle condizioni di salute del presidente Trump, dopo che il suo “bollettino” non è stato rivelato dal medico curante Sean Conley dall’ospedale militare Walter Reed dove è ricoverato da venerdì.
Ciò che sappiamo è che al presidente Usa viene somministrato del desametasone, un cortisonico che di solito è riservato alle forme più gravi di Covid-19, ai pazienti già ospedalizzati e con respirazione assistita.
Il farmaco attenua la reazione immunitaria distruttiva, la cosiddetta “tempesta di citochine”, che ha ucciso molte persone ammalate gravemente.
Tuttavia l’effetto depressivo del farmaco sul sistema immunitario non è consigliato nei pazienti con forme lievi di Covid-19, che reagiscono bene alla malattia con le risorse del proprio sistema immunitario.
Nonostante ciò Conley ha detto che il team medico pensa di dimettere Trump già domani, per fargli proseguire la terapia alla Casa Bianca.
Dal medico è arrivato qualche elemento in più sulle condizioni del presidente venerdì, definite “allarmanti” da una fonte anonima della Casa Bianca, a dispetto dell’ottimismo delle parole ufficiali dei medici.
Il presidente ha avuto un calo della saturazione dell’ossigeno nel sangue sotto il 94% venerdì, e un altro sotto il 93%, per questo gli è stato somministrato dell’ossigeno, nonostante il suo parere contrario.
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