L’epidemiologo Donato Greco, ex direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute ha commentato le nuove misure prese dal governo contro il virus, in particolare quella sulle chiusure anticipate dei locali: “E’ difficile pensare che la variazione di orario per bar e ristoranti possa avere un effetto in grado di mitigare il rischio di contagio”.
“Vi sono dati che indicano orari di accesso più a rischio di trasmissione?”, chiede il consulente Oms, secondo il quale misure che puntano a “ridurre la densità di individui in specifici luoghi testimoniano l’incapacità di mantenere attivo il distanziamento sociale tra le persone. Conviene invece investire nell’applicazione normale di questa misura efficace”.
L’esperto si dice anche contrario alla “chiusura delle scuole, tantomeno a chiuderne alcuni settori” perché “l’apertura delle scuole non ha portato un rimbalzo della curva epidemica: i milioni di contatti nelle scuole hanno provocato un numero di contatti positivi inferiore a quello degli ambiti familiari o altri ambienti collettivi”.
Così anche “fabbriche e luoghi di lavoro” che – dice Greco – “non hanno contribuito significativamente all’attuale endemia, quindi non ha senso restringerne le attività”.
“La stragrande maggioranza dei nuovi positivi – conclude il medico – ha origine in famiglia: conviene quindi insistere in attività di comunicazione e formazione sui rischi intra-familiari, in particolare sulla responsabilità di individui con sintomi potenzialmente indicativi di un infezione da Covid e sulla adeguata assistenza domiciliare, l’isolamento, la vaccinazione antinfluenzale e il pronto intervento di contact tracing, conclude.
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