Il capo del Cts Miozzo: "Purtroppo con questi numeri il lockdown è un'ipotesi realistica"

Il capo del Cts: "I primi risultati tra due settimane. Bassetti è un esperto di sanità pubblica. valuti anche sicurezza, economia ed erogazione dei servizi primari prima di volere per forza il lockdown"

Agostino Miozzo
Agostino Miozzo
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

29 Ottobre 2020 - 08.43


ATF AMP

Angelo Miozzo, capo del Comitato Tecnico Scientifico, dopo le dichiarazioni sul Corriere della Sera, su Radio Popolare ha spiegato: “Sono allo studio tutte le misure. Oggi siamo entrati nello Scenario 3, c’è anche lo Scenario 4. Quindi, che il lockdown sia una delle ipotesi previste – generale, parziale, localizzati, o come quello che abbiamo visto a marzo – era previsto. Speravamo, auspicavamo di non arrivare a quelle ipotesi. Ma se guardiamo anche ai paesi accanto a noi, sono purtroppo ipotesi realistiche”.
“Ora – ha aggiunto – stiamo uscendo da una decisione sofferta come l’ultimo Dpcm che già dà delle limitazioni piuttosto rigorose. Vediamo se avranno un minimo impatto, altrimenti saremo costretti a prendere misure diverse”.
Sul Corriere, Miozzo se l’era presa soprattutto con chi parla senza sapere: “

Top Right AMP

Ho letto di tutto, soprattutto analisi totalmente errate e disorientanti di pseudo esperti che hanno evidentemente la sfera di cristallo e la bacchetta del mago Merlino proponendo soluzioni magiche a problemi estremamente complessi. Che siano i politici a criticare le indicazioni del Cts mi sembra quasi legittimo, è nel pieno diritto. Che siano dei tecnici a dire cose inesatte e fuorvianti è molto meno legittimo″.

Sulle nuove misure aggiunge: ″Fra due settimane sapremo se abbiamo raggiunto il limite non compatibile e si deve passare ad un intervento più radicale come quello che abbiamo già dolorosamente sperimentato a marzo e aprile. Solo con il rispetto rigoroso delle regole, il lockdown potrà essere ricordato come una brutta esperienza del passato″.

Dynamic 1 AMP

Poi è critico con la gestione della sanità degli ultimi anni:″Imputare al Cts responsabilità di una situazione figlia delle sofferenze imposte al sistema sanitario italiano nei decenni passati è, non solo scorretto, ma direi disonesto. Dov’ erano questi esperti di gestione delle emergenze dell’ultima ora, quando venivano tagliati ospedali pubblici e letti di terapia intensiva, quando la politica penalizzava il sistema di sanità pubblica? Non ricordo le voci di questi nuovi urlatori di professione alzarsi forti per denunciare i tagli″.

Sulle misure adottate nel nuovo Decreto dice: ″Il Dpcm risponde alla situazione attuale del Paese che è in rapidissimo peggioramento. Le stesse misure le ha adottate oggi la Germania. Noi dobbiamo orientare i comportamenti dei nostri concittadini al rispetto rigoroso del distanziamento, alla riduzione di tutti i contatti a rischio, alla limitazione di tutte le possibili occasioni di contagio. È la gradualità di comportamenti da mettere in atto come ultimo tentativo per evitare la ben più dolorosa decisione del lockdown generale”

Sulla richiesta di lockdown, almeno parziale, da parte del consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi, Miozzo afferma di ″stimare molto Walter Ricciardi, di cui sono amico, ma lui è esperto di sanità pubblica, questa emergenza mi ha insegnato che le decisioni di giungere al lockdown includono anche valutazioni relative alla sicurezza, all’erogazione dei servizi essenziali, all’economia. Io non ho tutti questi strumenti di valutazione e invidio i colleghi capaci di fare valutazioni così complesse dal chiuso del reparto dove dovrebbero assistere i loro malati″.

Dynamic 1 AMP

Miozzo conclude con la situazione attuale dei medici: “L’unico modo per alleggerire è coinvolgere medici di famiglia e pediatri di libera scelta fornendo loro tutti i mezzi per operare, i materiali di protezione, gli strumenti diagnostici. Con l’accordo appena siglato tutti i cittadini potranno fare i tamponi rapidi con il loro medico. In questo i medici vanno coinvolti, anche ospitandoli in spazi dedicati se il loro studio non va bene. Naturalmente vanno messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza, senza escludere sanzioni per chi si rifiuta″.

 

FloorAD AMP
Exit mobile version