I contagi galoppano e Zangrillo diventa mite: "Il governo lavora bene, mi sento garantito"

Il primario del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele di Milano: "La cosa che non deve accadere è che le Regioni facciano delle fughe in avanti o prendano delle decisioni in autonomia"

Zangrillo
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30 Ottobre 2020 - 21.23


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Ora è concentrato nel dare l’immagine di persona mite, lontano dai tempi nei quali bacchettava tutti dicendo che il virus era clinicamente inesistente e parlava di ‘terrorismo’ rispetto al clima di paura del virus.

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E di fronte a oltre 30 mila nuovi positivi e un trend di 200 morti al giorno ha pensato che sia meglio sotterrare metaforicamente l’ascia di guerra.
“Io credo che in questo momento preciso il governo si stia comportando bene, perché sta attuando un metodo di azione progressiva che deriva dalla lettura dei dati, quando possibile anche cercando di anticiparli. Mi sento garantito”.
Lo ha detto ad ‘Accordi&Disaccordi’ sul Nove il primario del reparto di Terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. “La cosa che secondo me non deve accadere -avverte è che le Regioni facciano delle fughe in avanti o prendano delle decisioni in autonomia”.
“Io e il professor Galli -sottolinea- già stiamo lavorando insieme: tutti insieme dovremmo andare a ricavare dei dati che poi dobbiamo elaborare, ma non dobbiamo farci la guerra. Quando, sin dall’inizio, si è pensato di dire che guardavo il mio alberello e trascuravo tutta la foresta mi sono un po’ indispettito”, conclude il medico.

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