Silvestri: "La cavalleria degli anticorpi sta arrivando, nervi saldi e niente lockdown"

Il virologo commenta un articolo del New England Journal of Medicine' che mostra risultati promettenti: cerchiamo tutti di stare calmi e di non fare scelte che potremmo rimpiangere amaramente

Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia della Emory University
Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia della Emory University
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30 Ottobre 2020 - 13.32


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Nessun isterismo: “La cavalleria degli anticorpi sta arrivando, e mentre aspettiamo, con noi del settore che lavoriamo per farli arrivare in Italia al più presto, cerchiamo tutti di stare calmi e di non fare scelte che potremmo rimpiangere amaramente, come quella di un lockdown generalizzato o di richiudere le scuole”.

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Lo sottolinea, su Facebook, il virologo Guido Silvestri, raccomandando nuovamente “nervi saldi, niente panico, usiamo il cervello e il buon senso”.
“E’ uscito ieri sul ‘New England Journal of Medicine’, la Bibbia della ricerca clinica – spiega il virologo – il primo studio dell’anticorpo monoclonale neutralizzante LY-CoV-555, alias Brenno. Risultato principale: se usato ai primi sintomi, riduzione del rischio di finire in ospedale del 72% (da 6,3% a 1,6%). Dai dati preliminari dell’uso insieme a Dodi (LY-CoV-016)”, un altro anticorpo, di cui non si parla però in questo articolo sul New England, “la riduzione sale ad oltre 85% nei soggetti a rischio (età e peso corporeo)”.
“Poi ci sono anche Fede e Luca, cioè i due anticorpi di Regeneron (Regn10933 e Regn10987), quelli dati a Trump, che hanno dato risultati simili, forse anche un po’ migliori – prosegue Silvestri – Per non parlare di altri in via di sperimentazione, tra cui quelli potentissimi di Gsk, previsti per marzo, e i famosi nanocorpi per spray nasale, le ‘truppe cammellate’, per cui ci vorrà più tempo”.

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