Brusaferro: "Speriamo di vedere gli effetti delle misure la prossima settimana"

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità: "Ci aspettiamo che decresca l'indice Rt, per adesso non dimentichiamo distanziamento, mascherine e igiene delle mani"

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro
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8 Novembre 2020 - 10.06


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La situazione della pandemia è drammatica in alcune zone, ma è il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, a fare il punto: “Già dalla prossima settimana speriamo di vedere miglioramenti negli indicatori dell’epidemia. Se rispettiamo i divieti, potremo ridurre la diffusione del virus e riaprire le attività commerciali”.

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“In genere a partire dalla terza settimana si apprezzano gli effetti, delle misure che sono state prese. Calcolando che il primo Dpcm è stato emesso nella seconda metà di ottobre, questa settimana ne valuteremo l’efficacia”, aggiunge Brusaferro.

L’indice Rt, rileva, “è il primo che ci aspettiamo di veder decrescere. Se lo portiamo sotto l’1, diminuirà anche il conteggio quotidiano dei nuovi positivi e poi si allenterà la morsa dei ricoverati. L’ultimo fattore che andrà a decrescere è quello dei decessi”.

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Brusaferro ricorda che a primavera gli italiani “sono stati tutti molto ligi, ora un po’ meno. Non dobbiamo dimenticare la triade mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Quest’estate l’abbiamo dimenticato e infatti l’epidemia ha ripreso vigore”.
Per il presidente dell’Istituto superiore di sanità inoltre “ci dev’essere l’impegno di tutti”: “chi si occupa di scienza deve rappresentare i dati nella maniera più scientifica possibile, e lo stesso chi ha il compito di comunicarli. Non esistono scorciatoie, non azzereremo l’epidemia finché non avremo il vaccino, ma possiamo arrivare a una nuova normalità di convivenza col Covid. Se ci atteniamo alle prescrizioni, avremo un Natale diverso dall’anno scorso, ma sereno”.

Il rapporto con le Regioni in queste settimane, aggiunge, “è stato costruttivo”.

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità comunque non sbilancia sulla possibilità che altre regioni possano diventare zona rossa: “non posso rispondere perché non ho ancora l’elaborazione dei dati dell’ultimo monitoraggio settimanale. Credo sarà pronta lunedì”.

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“Non ho motivo di dubitare della veridicità di quanto ci è arrivato”, sottolinea Brusaferro circa la possibilità che i numeri possano essere strumentalizzati per evitare il lockdown.

 Le valutazioni del rischio a livello regionale, ribadisce, “non sono pagelle, ma strumenti che ci aiutano a navigare. Non sono valutazioni né positive, né negative. Nella cabina di regia non si fa politica: siamo un organo tecnico che si occupa di sanità pubblica”.

 

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