Pregliasco: “Attenzione a Natale e prepariamoci per la terza ondata Covid a febbraio”

Il virologo preoccupato per l’andamento del virus: “Non dobbiamo sdrammatizzare come si è fatto in estate per rilanciare l’economia”

Il virologo Fabrizio Pregliasco, dell'università degli Studi di Milano
Il virologo Fabrizio Pregliasco, dell'università degli Studi di Milano
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13 Novembre 2020 - 08.37


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Nessun uccello del malaugurio ma solo dire le cose come stanno: senza il vaccino e senza ancora cure adeguate la convivenza con il virus sarà complicata e quindi o si seguono regole rigide o le ondate si susseguiranno.

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Con l’arrivo del Natale, “il rischio è che la politica sia tentata di sdrammatizzare la situazione come successo in estate, per rilanciare l’economia. Questo non deve assolutamente succedere. Adesso bisogna organizzarsi per la terza ondata” del coronavirus “che arriverà a febbraio”: è l’avvertimento lanciato dal virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi.
Per Pregliasco “la misura più estrema” del lockdown nazionale “sarebbe sicuramente in grado di fermare i contagi ma non ce la possiamo permettere”.

Sul piano sanitario “sarebbe sicuramente una misura più opportuna dal punto di vista dell’efficacia, ma in questo momento per il nostro Paese sarebbe insostenibile”.
Al momento “l’ideale è aspettare di capire in che modo evolve la situazione. Bisogna aspettare i risultati delle nuove misure e valutarne i segnali”, ma se la situazione epidemica non migliorera’ “bisognerà necessariamente arrivare al lockdown generale. Se non dovessero arrivare risultati in termini di riduzione della curva dei contagi – avverte il virologo – le misure più dure non potranno essere posticipate ulteriormente”.

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