A maggio le prime dosi degli anticorpi monoclonali

Lo ha detto Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Toscana Life Sciences

Anticorpi monoclonali
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14 Novembre 2020 - 16.15


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Il presidente della Fondazione Toscana Life Sciences Fabrizio Landi, in occasione del Festival della Salute 2020 in corso a Siena, ha annunciato un importante passo in avanti nella produzione degli anticorpi monoclonali: “A marzo 2021 lo studio sarà concluso. Dal prossimo mese di maggio le prime dosi saranno consegnate al sistema sanitario nazionale”. 

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Nell’ambito della ricerca per un vaccino ed una cura efficace per il Covid-19, un ruolo molto importante è stato svolto da Toscana Life Science, che dal primo momento in cui si è scoperta la presenza del virus in Italia, si è messa al lavoro per trovare una soluzione a questa pandemia.

“Dal 21 febbraio 2020 – ha spiegato il professor Landi, fresco di assegnazione del premio Pegaso d’oro della Regione Toscana – un nostro gruppo di ricercatori si è messo al lavoro per cercare di trovare una cura per questo virus. Partire dal plasma dei soggetti guariti è alla base del progetto attraverso i monoclonali. Perché è evidente che i soggetti guariti sono coloro che sono stati in grado autonomamente di produrre degli anticorpi, delle proteine potentissime, per sconfiggere virus o batteri, che sono stati il più grande problema dell’umanità nei secoli scorsi. E’ apparso da subito chiaro che se la scienza fosse stata in grado di replicare su scala industriale questi anticorpi sviluppati dai soggetti guariti, saremmo riusciti a trovare una delle possibili soluzioni al problema”.

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– “Dopo due tre mesi di studio, la nostra equipe ha individuato questi anticorpi estremamente potenti e dal quel momento siamo entrati nella fase successiva, ovvero quella di verificare l’effettiva validità dell’anticorpo per sconfiggere il virus – ha detto Landi – A marzo 2021 avremo terminato le sperimentazioni e da maggio credo che il sistema sanitario nazionale potrà avere a disposizione le prime dosi”.

Anticorpi monoclonali e vaccini. Due progetti paralleli, anzi per meglio dire complementari, che portano entro la fine del 2021 ad una auspicata risoluzione di questa pandemia. “La differenza tra un trattamento con anticorpi monoclinali ed il vaccino sta nel fatto che mentre il monoclinale entra in funzione da subito, al vaccino servono un paio di mesi per poter essere efficace – ha spiegato Landi – Al contrario però l’immunità del vaccino ha una durata più lunga rispetto agli effetti degli anticorpi, che però possono essere assunti nuovamente in caso di necessità. Le prime dosi serviranno per curare le persone malate, ma anche per garantire protezione a quella fascia di popolazione maggiormente esposta a rischio di contagio come i medici operanti nei reparti Covid”.

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