Crisanti avverte: "Riaprire a Natale sarebbe folle, abbiamo 500 morti al giorno"

Il virologo: "Le misure stanno dando l'effetto sperato, ma occorre aspettare la settimana prossima per vedere se la curva dei contagi scende"

Andrea Crisanti
Andrea Crisanti
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17 Novembre 2020 - 08.25


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Il direttore di microbiologia e virologia all’università di Padova Andrea Crisanti  ha commentato così l’ipotesi di un allentamento delle misure nel periodo natalizio per arginare la diffusione del coronavirus: “Sarebbe moralmente inaccettabile se riaprissimo tutto a Natale, per fare tutto il casino fatto in Sardegna quest’estate e ricominciare dall’inizio”.

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“I casi – prosegue – non stanno aumentando al ritmo della settimana scorsa. Se ieri fossero stati fatti 210-220mila casi, saremmo arrivati a circa 36-37mila casi. Quindi ci troviamo davanti a piccole variazioni rispetto al numero dei casi. Sicuramente le misure hanno avuto l’effetto di rallentare l’andamento della curva: la prossima settimana vedremo se la curva inizierà a scendere. Se non scende, bisogna fare qualche altra cosa. Sono morte 9 mila persone dall’inizio della seconda ondata, le famiglie stanno pagando un prezzo emotivo immenso”.

Crisanti conclude: “L’obiettivo del governo era smorzare il picco senza compromettere la componente economica che si vuole preservare. E’ un obiettivo che in qualche modo stanno raggiungendo. Stiamo imponendo un sacrificio importante agli italiani, stiamo accettando un sacrificio sociale ed emotivo ogni giorno con 500 morti”.

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