I dati di Modena: anticorpi elevati tre mesi dopo la seconda dose di vaccino

Il candidato vaccino ha prodotto alti livelli di anticorpi neutralizzanti che sono diminuiti leggermente nel tempo, come previsto, ma sono rimasti elevati in tutti tre mesi dopo il richiamo vaccinale". 

Moderna, l'azienda farmaceutica americana
Moderna, l'azienda farmaceutica americana
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4 Dicembre 2020 - 14.25


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Tre mesi dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino anti-Covid sviluppato da Moderna, “i livelli di anticorpi leganti e neutralizzanti rimangono elevati in tutti i partecipanti, con risultati coerenti in tutte le fasce d’età (18-55, 56-70 e over 71)”. E’ quanto si legge in una lettera all’editore del ‘New England Journal of Medicine’ (Nejm) in cui sono presentati i dati provvisori sulla durata dello studio di Fase 1 condotto dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) diretto da Anthony Fauci, su mRna-1273.

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L’autrice Alicia Widge, del Vaccine Research Center del Niaid, spiega che il candidato vaccino “mRna-1273 ha prodotto alti livelli di anticorpi neutralizzanti che sono diminuiti leggermente nel tempo, come previsto, ma sono rimasti elevati in tutti i partecipanti tre mesi dopo il richiamo vaccinale”. 

Questi risultati erano coerenti in tutte le coorti di età (18-55, 56-70 e 71+). Gli autori evidenziano: “Sebbene i dati correlati alla protezione contro l’infezione da Sars-Cov-2 negli esseri umani non sono ancora stati stabiliti, questi risultati mostrano che, nonostante un leggero calo previsto nei titoli di legame e negli anticorpi, il mRna-1273 ha il potenziale per fornire un’immunità duratura”. I ricercatori hanno anche riferito che “nessun evento avverso grave è stato notato nello studio” e “nessun nuovo evento avverso considerato dagli investigatori correlato al vaccino è avvenuto dopo il giorno 57”.

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“Questi dati provvisori di Fase 1 suggeriscono che mRna-1273, il nostro candidato vaccino contro Covid-19, può generare anticorpi neutralizzanti durevoli in tutte le fasce d’età, compresi gli adulti e anziani. Questi dati ci rendono ulteriormente ottimisti nel ritenere che l’alto livello di efficacia recentemente dimostrato dal mRna-1273 per prevenire la malattia da Covid-19 sarà duraturo”, conclude Tal Zaks, Chief Medical Officer di Moderna.

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