Ecco la posizione del virologo Massimo Clementi, che suggerisce: “Ci si interroga sull’utilità del tampone di Natale. Dal punto di vista strettamente scientifico non assicura proprio niente, ma a mio avviso va fatto tutto quello che possiamo fare. Usiamo tutte le misure di controllo disponibili, soprattutto se in famiglia abbiamo anziani e fragili a rischio”. “Andiamo a scuola dai cinesi, ci accorgiamo che le cose le fanno bene”.
Per esempio, “loro quando vanno a un concerto o al ristorante si presentano con un tampone fatto fino a 4 giorni prima, hanno ripreso la vita normale e tutti portano le mascherine, fanno test in continuazione. Sicuramente aiuta”, dice all’Adnkronos Salute il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano e docente dell’università Vita-Salute.
Clementi spiega poi di non temere “grandi spostamenti Nord-Sud per le Feste. Molti secondo me non si muoveranno. E’ una mia impressione”, osserva. Quanto all’imminente passaggio in zona gialla della Lombardia, una delle regioni possibile punto di partenza per ‘flussi’ diretti verso il Sud Italia, “è un passaggio giustificato, gli indici sono compatibili con la zona gialla e del resto la Lombardia ha pagato un prezzo notevole. E’ chiaro che il rischio c’è, perché nel momento in cui si allentano le limitazioni in una regione così densamente popolata i rischi ci sono. Solo a Milano immagino, se riparte la normalità, che le vie dello shopping e i negozi si popoleranno. E quelli sono i momenti di maggior rischio. Penso però anche al settore del commercio e della ristorazione, la gente deve pur vivere, usando tutte le precauzioni. Una fuga verso Sud è possibile, ma secondo me non saranno pochi quelli che sceglieranno di evitare”.
Clementi: "I tamponi di Natale non assicurano nulla ma farli va bene"
"Ci si interroga sull'utilità del tampone di Natale. Dal punto di vista strettamente scientifico non assicura proprio niente"
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10 Dicembre 2020 - 17.12
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