Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Ema e docente di Microbiologia all’università Tor Vergata di Roma ha parlato della sicurezza del vaccino: “Il 29 dicembre l’Agenzia europea del farmaco Ema darà sicuramente un parere” sul candidato vaccino di Pfizer/Biontech contro Covid-19. “Mi aspetto che sia un parere positivo e che abbia elementi di precisione maggiori rispetto a quello affrettato del Regno Unito”, la cui decisione è stata “incauta”, un'”accelerazione politica”.
In seguito alla reazione allergica di alcune persone in Regno Unito: “Il protocollo dice chiaramente che il vaccino non va somministrato in chi ha reazioni allergiche gravi”, mentre “i due signori che le hanno avute dopo l’iniezione in Gb “avevano in tasca la fiala di adrenalina proprio perché sapevano di essere a rischio di reazioni allergiche gravi. Se uno legge tutto il dossier, e sono 43mila casi da studiarsi bene, magari dà indicazioni più precise”, anche se certamente “non si evita tutto”.
Precauzioni andranno rivolte agli allergici gravi anche quando i vaccini anti-Covid arriveranno in Italia, ma “non si tratta di chi ha avuto un’allergia da fieno o agli acari, piccole allergie. Non è a quel tipo di allergia a cui si allude”, bensì ad allergie gravi.
“Qualcuno ha definito l’Ema un organo burocratico”, invece “l’Ema è un organo scientifico”, ha tenuto a puntualizzare Rasi tornando ai tempi del via libera europeo e all’approvazione Uk che lo ha anticipato di poco: “Il 65% del personale” dell’ente regolatorio Ue “ha una o più lauree in Medicina, Biologia, Farmacia, scienze della vita. Non sono burocrati, sono esperti tecnico-scientifici e clinici. Quindi il parere che arriverà il 29, se lo seguiamo bene, ci permetterà di attuare una campagna vaccinale efficace e sicura”.
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