Le Foche: "Con tanti vaccinati entro l'estate siamo fuori dal virus, credo nella scienza e nella storia"

Sulla rapidità con cui è arrivato il vaccino: "Tagliati i tempi della burocrazia e quelli per la ricerca dei fondi. Ma il rigore scientifico non è stato toccato"

L'immunologo Francesco Le Foche
L'immunologo Francesco Le Foche
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17 Dicembre 2020 - 08.49


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L’immunologo Francesco Le Foche ha parlato con ottimismo sull’avanzamento del Covid, certo che presto la pandemia finirà: “Credo nella scienza. E anche nella storia. Quando ero bambino, un mio compagno di classe aveva la poliomielite. Oggi la polio non c’è più, perché abbiamo il vaccino. Ecco, credo nella scienza e nella storia. Credo che con l’arrivo dell’estate, se avremo raggiunto una buona percentuale di vaccinati, saremo fuori o almeno quasi fuori”.

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Sulla celerità con cui è arrivato il vaccino contro il virus, Le Foche commenta: “Sono stati tagliati i tempi della burocrazia e quelli per la ricerca dei fondi, visti gli stanziamenti pubblici e privati che sono arrivati. Ma il rigore scientifico non è stato toccato. Dopodiché sia chiaro, io non ho paura dei no vax. Sono nati nell’800 dopo che era stato trovato l’antidoto per il vaiolo, furono messi in crisi da Napoleone che lo impose alle sue truppe, poi hanno ripreso piede. Ci sono sempre stati ma restano una minoranza. Quelli che mi interessano sono i dubbiosi, quelli che tentennano. Per loro serve una comunicazione comprensibile, empatica”

Lui è pronto a vaccinarsi quando il siero arriverà.

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In attesa della vaccinazione, in Italia il numero dei morti covid giornaliero continua a essere a tre cifre. “Le cause sono ormai abbastanza note e condivise. L’elevata anzianità della nostra popolazione, il nostro sistema sanitario “ospedalocentrico” e povero sul territorio, il basso numero delle terapie intensive, pochi medici e infermieri”

 

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