I medici italiani: "Serve per Natale un lockdown nazionale"

La richiesta più urgente è quella di "misure chiare e rigide nel periodo natalizio", volte a "garantire una riduzione del numero di contagi e la riapertura delle scuole a gennaio".

Medici in pensione richiamati in Lazio
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18 Dicembre 2020 - 14.27


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“Occorre imporre misure restrittive sull’intero territorio italiano durante tutto il periodo delle festività natalizie”. Un “lockdown nazionale” che dovrà essere seguito da “lockdown intermittenti fino all’estate”. E’ l’appello di un gruppo di medici tra i quali Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’università di Parma e consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), e Stefano Zona, specialista in Malattie infettive dell’Ausl di Modena. La richiesta più urgente è quella di “misure chiare e rigide nel periodo natalizio”, volte a “garantire una riduzione del numero di contagi e la riapertura delle scuole a gennaio”.
I camici bianchi – promotori, tra gli altri, di un primo appello inviato lo scorso 2 novembre al Governo e ai membri del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, in cui proponevano lockdown intermittenti fino a primavera – esprimono preoccupazione di fronte alle “incertezze dell’Esecutivo” nella gestione della pandemia: “Il numero dei contagi e dei decessi giornalieri è ancora drammaticamente elevato e in alcuni regioni, come nel caso del Veneto, fortemente in crescita – osserva Zona – Non possiamo attendere gli effetti della campagna di vaccinazione di massa, dobbiamo agire ora per arrestare il contagio. I messaggi contraddittori del Governo avranno conseguenze drammatiche”, avverte. “Dobbiamo arrivare a un lockdown nazionale nel periodo natalizio, come scelto da vari Paesi europei, per poter alleggerire la pressione sugli ospedali e garantire la riapertura delle scuole in gennaio”.

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Un’Italia in ‘zona rossa’ nel periodo delle feste è una scelta condivisa da Susanna Esposito, che rilancia la necessità di un piano a medio-lungo termine di lockdown intermittenti tra gennaio e giugno: “Dobbiamo avere una strategia di riduzione dei contagi e chiusure pulsate fino all’estate, che ci consenta di frenare questa seconda ondata, scongiurarne una terza e tutelare salute e istruzione, non più ulteriormente sacrificabili”, ammonisce la specialista.

La riapertura delle scuole “deve essere la priorità del Governo, insieme alla riduzione dei contagi – aggiunge – I livelli di diffusione attuale del virus rendono difficilmente sostenibile una riapertura a gennaio. La chiusura delle scuole ha effetti drammatici sulla salute fisica e psichica di milioni di bambini e ragazzi – ribadisce Esposito – Ecco perché bisogna agire immediatamente con un lockdown natalizio e misure coerenti fino all’estate”.

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