Purtroppo “è molto probabile” che la variante inglese sia arrivata in Italia, spiega il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, perché “se ne parla da settembre”: “Questa variante non è l’unica e non sarà l’ultima, perché dovremo aspettarcene altre di questo virus, è molto probabile che sia circolata abbondantemente nel nostro Paese”.
“Questa variante – ha aggiunto – come tutti gli altri aspetti di questo virus ci ha insegnato che è bene essere prudenti. Molto probabilmente i test rapidi non saranno condizionati. Dovremo valutare, la scienza non ha tempi eccessivamente comprimibili, anche se per il Coronavirus sono state fatte delle accelerazioni straordinarie, come il vaccino. Però c’è bisogno di tempo per capire cosa funziona e cosa non funziona, qual è l’impatto della variante sul sistema, come dobbiamo attrezzarci Una risposta è sicura: l’atteggiamento che dobbiamo avere nei confronti della variante è lo stesso che dobbiamo tenere nei confronti di tutte le varianti del coronavirus, mascherina, distanziamento, evitare assembramenti e igiene personale”.
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