Nel Belgio già identificati 4 casi Covid del nuovo ceppo inglese

Lo ha rivelato Yves Van Laethem, portavoce per la lotta al coronavirus in Belgio-"La chiusura delle frontiere è arrivata troppo tardi"

Yves Van Laethem, portavoce per la lotta al coronavirus in Belgio
Yves Van Laethem, portavoce per la lotta al coronavirus in Belgio
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22 Dicembre 2020 - 18.33


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La paura è che siamo solo all’inizio: qattro casi di contagi con la nuova variante del coronavirus che circola nel Regno Unito sono stati rilevati in Belgio “all’inizio di dicembre”.
Lo hanno annunciato oggi le autorità sanitarie belghe.
“Quattro casi sono stati rilevati all’inizio di dicembre, due settimane fa”, ha detto Yves Van Laethem, portavoce per la lotta al coronavirus in Belgio. “Non è molto, ma non è impossibile che ce ne siano di più”, ha aggiunto.
“Come molti Paesi, non monitoriamo tanto i ceppi come gli inglesi che fanno un lavoro enorme a questo livello”, ha spiegato Van Laethem, che è specializzato in malattie infettive. L’Inghilterra effettua da 10 a 20 volte più “tipizzazione” dei ceppi virali rispetto al Belgio, ha aggiunto.
“Il nemico non è già tra noi?” Non lo so, ma non è impossibile”, ha detto ancora Van Laethem. La chiusura delle frontiere “è arrivata forse già troppo tardi rispetto a quando abbiamo iniziato a trovare casi di questo ceppo inglese a settembre”, ha continuato.
I quattro casi individuati in Belgio sono di nazionalità belga. Nel Paese, tre laboratori stanno effettuando analisi approfondite del ceppo del virus. Dall’inizio di dicembre non sono stati segnalati altri casi.
Secondo l’Oms forme simili sono state rilevate in numero molto basso in Australia (un caso), Danimarca (9), Olanda (1). L’Italia ha anche annunciato domenica un primo caso apparentemente importato.

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