Soprattutto l’Italia ci punta molto ma occorrerà aspettare: è’ improbabile che il vaccino AstraZeneca-Oxford contro il coronavirus ottenga l’approvazione da parte dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, a gennaio.
Una notizia riportata dal quotidiano tedesco Het Nieuwsblad che ha intervistato il vicedirettore esecutivo dell’Ema Noel Wathion, secondo cui al momento “AstraZeneca non ha fornito all’Agenzia europea i dati relativi ai suoi studi clinici”.
L’articolo fin dal titolo sottolinea che l’Europa ha pre-ordinato 400 milioni di dosi di questo vaccino; le dichiarazioni di Wathion in parte spengono le speranze di una rapida approvazione, soprattutto per l’Italia che ha puntato molto della sua campagna vaccinale sulla disponibilità del vaccino ideato dall’Università di Oxford e prodotto dalla casa farmaceutica britannica.
Wathion nell’intervista sottolinea inoltre che i dati forniti dall’azienda “non sono sufficienti nemmeno per concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata” e che AstraZeneca “non ha ancora presentato una domanda formale, altra condizione necessaria per raccomandare il vaccino”.
In Gran Bretagna, invece, il via libera è atteso per il 4 gennaio; secondo il ministro della salute di Londra, AstraZeneca ha fornito abbonandante documentazione. Ma il vicedirettore esecutivo dell’Ema afferma di essere “all’oscuro di tutto” e di “non conoscere quali dati siano stati presentati alle autorità britanniche”. Potrebbe trattarsi anche di un’autorizzazione provvisoria, dice, e in quel caso verrebbero distribuiti solo alcuni lotti del vaccino.
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