Palù (Aifa): "Obbligo per il vaccino anti-Covid? Con il buon senso, la questione si risolverà"

Il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco: "Lascerei la scelta ai giuristi, ma l'obbligo vaccinale esiste già per i bambini sulla base dei rischi per la comunità e per tutelare per persone non autosufficienti

Il virologo Giorgio Palù
Il virologo Giorgio Palù
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30 Dicembre 2020 - 10.49


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Il migliore alleato sarebbe il sale sulla zucca. Sull’obbligo per il vaccino anti Covid “lascerei la scelta ai giuristi, ma vorrei ricordare due elementi: l’obbligo vaccinale esiste già per i bambini sulla base dei rischi accertati per la comunità di certe malattie e per tutelare la salute di persone ancora non autosufficienti per decidere se vaccinarsi o meno; in secondo luogo, in paesi come gli Stati Uniti non puoi lavorare in ospedale se non certifichi la vaccinazione. Immagino che, con un po’ di buon senso, la questione si risolverà richiedendo la vaccinazione per chi svolge una professione sanitaria o di servizio pubblico, pena l’esclusione dall’attività”.
Lo ha spiegato il virologo Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in un’intervista su ‘Il Foglio’.
Per Palù, inoltre, l’adesione alla campagna vaccinale ci sarà “mai nella storia della medicina un vaccino è stato realizzato in tempi così ristretti: si è accelerato senza nulla trascurare o concedere alla rigorosa osservanza di tutti i criteri per garantirne la sicurezza. Mai come questa volta il desiderio di vaccinarsi è grande, lo abbiamo visto con la domanda di vaccino antinfluenzale, perciò penso che raggiungeremo tranquillamente l’immunità di gregge”, dice il virologo.

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