L'Iss contro gli irresponsabili: "Ospedali sotto stress, ogni violazione si paga a caro prezzo:"

Silvio Brusaferro fa il punto della situazione: "Tutti i dati mostrano che l'epidemia non è finita, è ancora in una fase molto pericolosa"

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3 Gennaio 2021 - 10.07


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Per adesso per l’Italia non è ancora il momento di tornare alla normalità: lo dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e membro del comitato tecnico-scientifico.

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“Non è il momento di rilassarsi. Tutti i dati mostrano che l’epidemia non è finita, è ancora in una fase molto pericolosa. Abbiamo però imboccato la strada per controllarla grazie ai vaccini”.

Poi prosegue: “Andiamoci piano. Come si può parlare di ritorno alla vita normale! Viviamo in una pandemia, il virus circola diffusamente nel nostro Paese e i servizi sanitari sono sotto stress”.

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“L’andamento dell’Rt, che indica la velocità di riproduzione del virus – sottolinea-, sta di nuovo risalendo e il numero dei nuovi positivi rimane elevato. Vediamo inoltre che lo stesso avviene negli altri Paesi europei dove le curve sono in crescita e questo mal comune deve metterci in guardia. Non possiamo illuderci di starne fuori. Dunque la situazione generale richiede grande attenzione”.

Per Brusaferro bisogna “evitare che la curva riparta e questo si può fare adottando con rigore e sistematicamente le misure di prevenzione che ormai gli italiani conoscono: mascherina, distanziamento, igiene delle mani, no assoluto agli assembramenti”. Il vaccino, spiega, “è un segnale positivo di grande speranza però per i prossimi mesi dovremo continuare a mantenere uno stretto controllo dei comportamenti individuali e sociali. Il ragionamento ‘vabbè, ora c’è il vaccino e allora posso riprendere a fare come prima’ non è corretto. Al contrario, pensarla così finisce per favorire la circolazione del virus”.

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