Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e direttore scientifico degli Istituti Maugeri, nonché consulente del ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista a La Stampa ha ribadito che: “Non credo che queste misure basteranno a salvarci dalla terza ondata, ma non vorrei fare polemica”.
“Non vorrei sembrare troppo critico, ma temo che i prossimi dati le sovvertiranno come già successo in passato. Trovo giusto correlare le regole al livello di contagio, solo che si intravede un’evoluzione negativa della pandemia”, ha aggiunto. “Se si fanno dei provvedimenti poi bisogna farli rispettare. Le dichiarazioni di intenti non fermano i contagi”. Secondo Ricciardi infatti “i dati dicono che gli assembramenti ci sono ancora e che si prepara una terza ondata” che potrebbe arrivare “entro due settimane” quando “avremo un aumento del contagio non banale”. Secondo Ricciardi, tutto sommato l’Italia “nella prima fase si è comportata molto bene, mentre nella seconda si è perso il controllo di test e tracciamento, ritardando il lockdown, e ora solo delle chiusure prolungate possono riportare la situazione sotto controllo”.
Quanto alla riapertura delle scuole, dice Ricciardi, “non ha senso e andrebbe rimandata almeno fino a metà gennaio. Come tutte le riaperture del resto”.
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