Galli avverte: "Con le varianti ci si può contagiare anche a 1 metro e 80 solo parlando

L'infettivologo dell'ospedale Sacco al congresso della Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia: "Mi duole dirlo ma andare nei ristoranti è un rischio"

Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano
Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano
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27 Gennaio 2021 - 20.35


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Pochi stanno comprendendo che i rischi aumentano, mentre si parla solo di cosa riaprire e non di come mettere in sicurezza.

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 “Probabilmente queste varianti” di Sars-CoV-2 “sono in grado di essere trasmissibili anche a una distanza di oltre un metro e 80 centimetri e semplicemente parlando e cantando, non starnutendo e tossendo”. 

E’ l’ipotesi avanzata da Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco-università degli Studi di Milano, che oggi ha tenuto una lettura magistrale durante il XXII congresso nazionale della Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf), online da oggi al 29 gennaio.

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L’esperto ha mostrato alcune proiezioni che mostrano come “potrebbe esserci un picco di incremento di infezioni e morti con lo stesso livello di mobilità di adesso fino a giugno, se saltasse fuori una variante in grado di essere trasmessa non più a un metro” di distanza “ma a un metro e 35 cm. Per carità sono proiezioni, ma occorre cautela. I ristoranti – riflette – mi mancano e lo dico con tutta sincerità, ma quando sei in un ristorante in un certo numero di persone, senza mascherina perché quella con l’oblò per la forchetta non è stata ancora inventata”, i rischi ci sono.

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