Spezzare la logica del profitto e produrre il siero anti-covid su licenza a costi bassi: è questo l’appello lanciato da Gino Strada. “Perché il vaccino sia disponibile per il maggior numero di persone è indispensabile aumentare la produzione e abbassare i prezzi: un risultato che potrebbe essere raggiunto se le regole che tutelano la proprietà intellettuale venissero – almeno temporaneamente – sospese, o se le farmaceutiche concedessero licenze ad aziende terze”.
Il medico e fondatore di Emergency sottolinea la disparità tra paesi ricchi e poveri nella sopravvivenza al virus: se nei primi una sostanziale immunizzazione verrà raggiunta nel 2021, negli altri non se ne parlerà prima del 2023.
“È accettabile questa discriminazione nell’accesso ai vaccini durante una pandemia che ha già causato oltre 2 milioni e 300 mila morti? È chiaro che l’obiettivo delle grandi aziende farmaceutiche non sia il miglioramento della salute pubblica, ma il profitto dei propri azionisti. Un’equa distribuzione di vaccini, però, è una questione di rispetto dei diritti umani e anche di lungimiranza. Se le vaccinazioni non procederanno speditamente e diffusamente ovunque, rischieremo che da qualche parte nel mondo si sviluppino altre mutazioni del virus che potrebbero rendere inefficaci i vaccini disponibili”, ha concluso Strada.
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