“Nuove evidenze, basate su analisi preliminari nel Regno Unito, portano a ipotizzare – si legge nella risposta a una delle Faq – un aumento della gravità di malattia, con maggiore rischio di ospedalizzazione e di decesso per i casi” di Covid-19 “con variante inglese. Inoltre la maggiore trasmissibilità della variante inglese si traduce in un maggior numero assoluto di infezioni, determinando così un aumento del numero di casi gravi”.
L’Iss, rispondendo alla domanda se “le varianti provocano forme cliniche più gravi o più letali”, precisa però che “tale aumento di gravità o di letalità non è stato ipotizzato, al momento, per le varianti brasiliana e sudafricana”. Come fonte del contenuto pubblicato online, l’Istituto cita il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
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