Rezza: "Grande preoccupazione per le varianti, fare di tutto per arrestarle"

Il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute: "La variante molto diffusa è quella Uk. Lo studio di prevalenza ha evidenziato una percentuale, su 800 campioni sequenziati, del 18%

Gianni Rezza
Gianni Rezza
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22 Febbraio 2021 - 20.49


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Pareole che dovrebbero essere lette dalla Lega e dalla destra che vuole riaprire tutto mentre molti parlano di terza ondata imminente.

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“C’è una forte preoccupazione che deriva dalla circolazione delle varianti” di Sars-CoV-2. Bisogna “fare di tutto per arrestarle. Perché l’efficacia vaccinale può essere minore anche se, in realtà, non sappiamo quanto”. 
Lo detto Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, intervenuto al webinar ‘Covid-19: Il terzo vaccino e le strategie nazionali e regionali’, promosso dall’Accademia lombarda di sanità pubblica.
In Italia, ha ricordato, “la variante molto diffusa ormai è quella Uk. Nel primo studio di prevalenza ha evidenziato una percentuale, su 800 campioni sequenziati, del 18%. Un dato che tenderà ad aumentare perché la variante Uk comporta una crescita della trasmissibilità del 35-39% rispetto ai ceppi osservati circolanti”.
Abbiamo poi “altre due varianti che ci preoccupano, anche se sono circoscritte sul territorio nazionale con casi per ora fortunatamente sporadici”, ha precisato Rezza. La variante brasiliana è quella “che attualmente ci preoccupa di più”, presente “al Centro Italia, in parte dell’Umbria e nei Comuni limitrofi della Toscana”, ha concluso il Dg, sottolineando che “bisogna arrivare prima delle varianti, anticiparne la corsa vaccinando il più possibile”.

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