Il Presidente dell’Irbm di Pomezia, Piero Di Lorenzo, sta analizzando un fenomeno curioso che è molto probabilmente legato all’infodemia che c’è anche sui vaccini, ossia il fatto che c’è chi vorrebbe scegliere quale vaccino farsi.
“Un’informazione che a volte mi è sembrata opaca – osserva – ha forse fatto intendere che il vaccino AstraZeneca fosse venduto a un prezzo molto basso per la sua minore efficacia, invece che per una scelta etica”.
“È evidente – continua – che di fronte a un certo tipo di comunicazione il cittadino che non ha le competenze o la possibilità di informarsi direttamente su riviste scientifiche qualificate si fa un’idea sbagliata e chiede che gli venga dato il prodotto che viene presentato come migliore”.
“Mi verrebbe da replicare che è un mercato da miliardi di dosi e quindi che la cosa non m’importa affatto. Ma in realtà penso che evidentemente non sono informati. Solo per fare un esempio, quante persone hanno letto che uno studio realizzato su 1,1 milioni di persone in Scozia e in pubblicazione su ‘The Lancet’ certifica per gli over 80 un’efficacia e una sicurezza all’81% per il vaccino AstraZeneca, identica a quella di Pfizer, mentre nell’escludere l’ospedalizzazione l’efficacia del vaccino AstraZeneca si è rivelata del 95%, mentre quello di Pfizer un ottimo 84%?”.
Il Presidente Irbm: "Lo scetticismo su AstraZeneca frutto di un'informazione opaca"
Piero Di Lorenzo: "È evidente che di fronte a un certo tipo di comunicazione il cittadino che non ha le competenze o la possibilità di informarsi direttamente su riviste scientifiche qualificate si fa un'idea sbagliata"
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globalist Modifica articolo
25 Febbraio 2021 - 14.20
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