I microbiologi: "La variante rara trovata a Varese non sembra ridurre l'efficacia dei vaccini"

Lo hanno precisato gli esperti del laboratorio di Microbiologia dell'Ospedale di Varese, diretto da Fabrizio Maggi

Reparto Covid in ospedale
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6 Marzo 2021 - 18.43


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La scoperta di una nuova variante nel varesotto ha subito gettato nello sconforto gli abitanti della provincia lombarda, ma gli esperti del laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale di Varese, diretto da Fabrizio Maggi, rassicurano: “La struttura molecolare di questa variante non sembra presentare caratteristiche che potrebbero ridurre l’efficacia dei vaccini, dall’altro mostra mutazioni genetiche tutte da studiare”.

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Le caratteristiche della rarissima variante, descritta in un solo altro caso al mondo, scoperta in uno dei tantissimi tamponi analizzati ogni giorno a Varese dal Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Sette Laghi. “Altrettanto interessante sarà ricostruire il percorso di questa variante, riscontrata in una paziente ricoverata all’ospedale di Circolo”, precisa l’azienda sanitaria.

“L’identificazione di questa variante che ha solo un altro caso descritto al mondo è il risultato della collaborazione con i colleghi del San Raffaele, e in particolare con Massimo Clementi e Nicasio Mancini. Ma è anche il punto di partenza per nuovi studi e approfondimenti – ci tiene a spiegare Maggi – In particolare, ora che l’intero genoma di questa variante del virus è stato ricostruito, potremmo capirne il significato biologico con studi in vitro e dimostrarne l’eventuale impatto clinico ed epidemiologico sulla popolazione”.

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Nel laboratorio di Microbiologia, Maggi ha organizzato un’équipe di professionisti dedicata al sequenziamento delle varianti del nuovo Coronavirus. “Sono loro che si occupano di analizzare i tamponi e di studiare la struttura molecolare delle varianti, candidandosi come uno dei centri di riferimento di identificazione delle varianti del Sars-Cov-2 – prosegue la nota – I loro strumenti sono riconducibili a due tecnologie in particolare: una è quella che è stata battezzata dalla Fondazione Il Circolo della Bontà, che l’ha donata, ‘la Ferrari dei tamponi’, del valore di oltre 80mila euro”. L’altra è la macchina per il sequenziamento, già in uso nei Laboratori dell’Asst Sette Laghi.

Ed è proprio quest’ultima tecnologia ad aver consentito negli ultimi mesi l’individuazione a Varese di tutte le varianti già note del nuovo Coronavirus, con il supporto della direzione sanitaria che, guidando con un’attenzione clinica mirata soprattutto alla prevenzione del contagio nei reparti Covid dell’ospedale di Circolo, ha anticipato alcune indicazioni in materia. ”Ogni paziente per il quale vi è il sospetto o la certezza che sia portatore di una variante nuova potenzialmente più diffusiva o aggressiva del virus – spiega il direttore sanitario dell’Asst Sette Laghi, Lorenzo Maffioli – viene immediatamente isolato anche da tutti gli altri pazienti Covid e assistito con la massima attenzione da parte degli operatori nel setting più appropriato per le sue condizioni, osservando con precisione le norme interne di protezione individuale, anche a tutela del personale impegnato in questa attività”.

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