Ora i teorici delle riaperture, quelli che per farsi belli e cavalcare il malcontento dicevano che gli italiani vogliono respirare, vivere, abbracciarsi nonostante fosse un implicito invito a propagare il virus, saranno soddisfatti del loro lavoro.
Hanno insultato e fatto insultare i professori che si raccomandavano di stringere i denti e ora ci sono altre migliaia di italiani che non potranno respitare, abbracciarsi e vivere perché sono dentro una bara.
A testimonianza che le fughe in avanti vengono pagate a caro prezzo dai più deboli.
Sono 18.765 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia a fronte di 335.189 tamponi eseguiti. Il tasso di positività odierno è del 5,6% (in calo rispetto all’8,2% di lunedì). Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 551, per un totale di 105.879 dall’inizio della pandemia. Aumentano di 36 unità le terapie intensive (9.055 in tutto), mentre sono 379 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid. Sono infine 20.601 i guariti odierni.
I numeri della pandemia
Secondo i dati del ministero della Salute, sono 3.546 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 36 più di ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 317 (lunedì erano stati 227). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.428 persone, con un incremento di 379 unità nelle ultime 24 ore. Gli attualmente positivi sono 560.654, in calo di 2.413 rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia sono invece 2.753.083 i guariti e i dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 20.601. In isolamento domiciliare ci sono 528.680 persone (-2.828 rispetto a ieri).
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