Salvini sbugiardato dal governo perde la testa: "Mi fido di Draghi ma non di Speranza"

Il capo della Lega dopo il consiglio dei ministri che conferma la linea rigorista: "Non si possono rinchiudere fino a maggio 60 milioni di persone per scelta politica del ministro Speranza".

Salvini protesta contro le restrizioni Covid
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globalist Modifica articolo

31 Marzo 2021 - 19.40


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Un provocatore e anche arrogante e soprattutto  un caporione che ha perso la testa dopo che il governo lo ha sbugiardato dopo giorni chiacchiere inutili sulle riaperture e confermato la linea rigorista

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La Lega si fida di Mario Draghi e “della scienza” ma non del ministro della Salute Roberto Speranza. Lo ha detto Matteo Salvini dopo il consiglio dei ministri di oggi, aggiungendo che “dopo Pasqua nelle zone sicure si riapre”.

“Noi ci appelliamo alla scienza, noi ci fidiamo dei medici italiani. Se i dati scientifici classificheranno una regione come ancora a rischio, cioè rossa, si manterranno le chiusure. Se invece i dati scientifici classificheranno una regione come più sicura, cioè gialla o bianca, si comincerà a riaprire. Semplice”.

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Ha aggiunto il leader della Lega: “Non si possono rinchiudere fino a maggio 60 milioni di persone, e migliaia di attività economiche, sportive o culturali, per scelta politica, non medica o scientifica, del ministro Speranza”.

Ha concluso Salvini: “La nostra lealtà al presidente Draghi ci impone di lavorare insieme per risolvere i problemi, ma anche di avere il coraggio di sottolineare e correggere quello che non va. Dopo Pasqua, il ritorno alla vita e al lavoro nelle zone sicure sarà realtà”.

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