L'Infettivologo Andreoni: "Sul Covid il modello Italia non ha funzionato"

Il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali: "Siamo il settimo Paese al mondo per numero di casi, preceduti da Stati uniti, Brasile, Russia, che hanno un numero di abitanti molto più alto del nostro.

Massimo Andreoni
Massimo Andreoni
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2 Aprile 2021 - 16.56


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Qualcosa è andato storto durante la pandemia nel nostro Paese.
Il tanto sbandierato “Modello Italia” alla fine della prima ondata di Covid non era che uno slogan fittizio e smentito dai dati terribili della seconda ondata che ha lasciato sul campo circa 60mila morti in 3 mesi.
A confermare ciò è stato il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali Massimo Anderoni: “Siamo il settimo Paese al mondo per numero di casi, preceduti  da Stati uniti, Brasile, Russia, che hanno un numero di abitanti molto più alto del nostro.
“Credo che dopo 14 mesi di epidemia, forse 15, possiamo dire che il modello Italia non ha funzionato.
Non ha funzionato perché siamo il settimo Paese al mondo per numero di casi, preceduti però da Stati uniti, Brasile, Russia, India, Paesi che hanno un numero di abitanti molto più alto del nostro. E quando andiamo a vedere il tasso di letalità, siamo il Paese peggiore”. 
“Abbiamo un 3% di mortalità e quando diciamo che è legato al fatto che la nostra popolazione è più anziana stiamo esagerando, perché avere uno o due anni in più di media di vita non spiega tutto questo – ha incalzato l’infettivologo -.
La numerosità dei deceduti in Italia deve riconoscere altre cause, probabilmente abbiamo fatto meno tamponi rispetto a Francia e Gran Bretagna che hanno avuto circa un milione di casi più di noi e hanno un tasso di letalità leggermente più basso.
Gli unici simili a noi sono gli inglesi che hanno un tasso di letalità del 2,9%.
Li abbiamo criticati perché non avevano misure di contenimento, però adesso almeno loro stanno recuperando sulle vaccinazioni”.
Allora, conclude l’esperto, “evidentemente le misure che noi abbiamo attuato, questi colori regionali e provinciali non hanno funzionato perché sono stati come dato finale equivalente a chi ha lasciato invece la popolazione aperta e a un certo punto ha iniziato a mettere un lockdown vero quando ha iniziato a vaccinare la popolazione”.

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