Il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti, riguard il richiamo vaccinale a 42 giorni di Pfizer e Moderna ha dichiarato: “Andava fatto subito”.
“Mi dispiace passare per quello che critica sempre le scelte del ministro Speranza ma – afferma Bassetti – noi nella campagna vaccinale abbiamo avuto davvero pochissimo coraggio. Dal punto di vista scientifico siamo stati poco proattivi, siamo stati alle regole, abbiamo fatto il compitino e non abbiamo mai usato un po’ di coraggio, un po’ di creatività”.
“Gli inglesi lo hanno fatto e si poteva fare – sostiene Bassetti – Abbiamo una comunità scientifica di altissimo livello che non è stata neanche ascoltata. Le decisione le ha prese il politburo dei dieci e basta, si è fatta poca condivisione scientifica nelle scelte. E comunque – sottolinea l’infettivologo – anche non avendo voluto aver coraggio, siamo arrivati comunque un mese dopo perché – ricorda – i dati inglesi sono di un mese fa, già un mese fa si sapeva che con una dose fatta a 42 giorni la vaccinazione funzionava lo stesso. Perché ci abbiamo messo un mese a recepirlo? Non è possibile affrontare una pandemia con questi tempi”.
“C’è un dato del genere? Il giorno dopo devi dare disposizione alle regioni che le seconde dosi si fanno a 42 giorni, non puoi aspettare un mese. Bisogna essere più veloci perché è anche la velocità che determina la ripartenza”, incalza.
“Quindi per Pfizer e Moderna – conclude Bassetti – seconda dose a 42 giorni e per AstraZeneca si abbia il coraggio di dire che chi ha paura non la faccia per niente la seconda dose perché gli inglesi hanno dimostrato che con una dose va bene lo stesso e poi semmai si farà il richiamo l’anno prossimo quando avremo altri vaccini che arriveranno”.
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