Lui lo ha detto e lo ha ripetuto anche se, di questi tempi si tende a dare più ascolto ai capipopolo che blaterano di ‘punizioni’ quando parlano di restrizioni sanitarie per tentare di arginare un virus che ha ucciso centiania di migliaia di italiani.
“Serve prudenza anche sulle riaperture, sono troppe tutte insieme: così l’estate rischiamo di giocarcela” ha detto Claudio Mastroianni, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma, facendo il punto sulle decisioni del Governo in tema di riaperture dal 26 aprile. “Io avrei aspettato, meglio esseri cauti perché i dati epidemiologici non sono così entusiasmanti – aggiunge l’infettivologo – Credo che da metà maggio potremmo capire meglio in che fase dell’epidemia siamo e si potrà ragionare meglio su cosa riaprire”.
Sulle polemiche per il prolungamento del coprifuoco nazionale alle 22, Mastroianni è tranchant: “E’ assolutamente giusto tenerlo alle 22, su questo non si deve cedere”.
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