Ma come mai sta accadendo? Si tratta di un caso che sta facendo interrogare gli esperti di tutto il mondo: il Paese con la più alta percentuale di vaccinati al mondo, le Seychelles, sta registrano un’impennata di casi di Covid. L’arcipelago di 115 isole nell’Oceano indiano, un paradiso turistico tra i più famosi del mondo, vanta un 61,4% dei suoi 100mila abitanti pienamente vaccinato, eppure nella prima settimana di maggio i casi sono raddoppiati con 2.700 positivi, un terzo dei quali aveva ricevuto tutte le dosi del vaccino. Dalla fine delle restrizioni ci sono già stati oltre 9 mila contagi e 32 morti.
L’Oms indaga
L’Oms ha fatto sapere che avvierà un’inchiesta dettagliata per capire se qualcosa non abbia funzionato. Per il governo la gente ha abbassato la guardia in un Paese che ama molto la socializzazione, soprattutto dopo che si è capito che i vaccinati non rischiano complicazioni gravi.
Un’altra pista porta alla variante sudafricana, isolata alla fine del 2020, che era presente nell’arcipelago già a febbraio e contro la quale Astrazeneca sembra meno efficace, al punto che lo stesso Sudafrica ne ha sospeso l’uso. Il 57% delle persone completamente vaccinate dalle Seychelles ha ricevuto il siero cinese Sinopharm, mentre i rimanenti sono stati immunizzati con il Covishield, un vaccino prodotto in India su licenza di Astrazeneca.
Casi meno gravi
La buona notizia è che nessuno dei vaccinati finora è morto, a dimostrazione che l’immunizzazione per lo meno riduce gli effetti negativi della pandemia. “Fin quando non saranno tutti protetti, non c’è motivo di pensare per cui il virus non debba continuare a diffondersi”, ha sdrammatizzato il coordinatore dell’ufficio Oms per le vaccinazioni, Richard Milingo, ribadendo che i vaccini si stanno dimostrando pienamente efficaci nel ridurre contagi, ricoveri e morti.
Intanto il governo dell’arcipelago ha deciso di reintrodurre restrizioni con la chiusura delle scuole, la cancellazione degli eventi sportivi e il divieto di organizzare riunioni tra nuclei familiari diversi.
Le isole “Covid free”
Il modello delle isole “Covid free” sembra comunque fare acqua, almeno nell’Oceano Indiano: anche le Maldive, altra destinazione da sogno, hanno avuto una nuova ondata di casi nonostante il 25% della popolazione sia pienamente vaccinato con Sinopharm o Covishield. Sotto accusa c’è l’arrivo nei primi mesi dell’anno di 44mila turisti dall’India, per lo più ricchi in fuga dalla pandemia.
Nell’area di Greater Malè, intorno alla capitale, si è arrivati al 60% di tamponi positivi. Di qui la decisione di chiudere palestre e cinema e di imporre un coprifuoco dalle 21 alle 4. I turisti in arrivo devono esibire un tampone negativo risalente a non più di quattro giorni prima della partenza.
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