Virologo Menichetti: "Perché è meglio fare le vacanze in Italia per correre meno rischi"

Il primario di Malattie infettive all'ospedale di Pisa: "Per chi va in giro qualche rischio in più c'è quindi scegliere le destinazioni in modo responsabile e sicuramente considerare l'opzione di controllarsi al rientro"

Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive all'ospedale di Pisa
Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive all'ospedale di Pisa
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17 Maggio 2021 - 14.22


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L’estate del 2021 potrebbe essere volta nel segno della ripartenza. Il programma di vaccinazioni contro il Covid sta proseguendo a pieno regime in molte Regioni, i contagi stanno precipitando e milioni gli italiani già stanno pensando a dove andare in vacanza.
“Per chi va in giro qualche rischio in più c’è quindi scegliere le destinazioni in modo responsabile e sicuramente considerare la necessità di qualche controllo al rientro”.
Lo ha detto il virologo Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive all’ospedale di Pisa, in vista delle vacanze estive.
“Io vedrei più volentieri per gli italiani un turismo interno – ha affermato Menichetti – che tra l’altro fa anche bene ai nostri albergatori e ristoratori. Gli stranieri benvengano con il green pass che è una misura adeguata”.
Monitorare le varianti per non avere sorprese
C’è la questione delle varianti – ha ricordato però l’esperto – e io invito sempre a guardare al Regno Unto come a un riferimento. Il Regno unito adesso ha una circolazione di varianti virali, in particolare l’indiana, nel nord-est di Londra e in altre zone del Paese, ma disponendo di un sistema di monitoraggio di diffusione delle infezioni e delle varianti molto efficace, è in grado di intervenire in modo tempestivo”.
“Noi – ha chiarito Menichetti – non ci troveremo di fronte a sorprese se saremo in grado di riprendere il tracciamento della diffusione dei contagi e della diffusione delle varianti”.
Vaccinare i lavoratori del commercio in prima linea
Vedrei volentieri vaccinati i lavoratori del commercio che sono esposti fin dall’inizio a tutte le intemperie del virus”.
“Se abbiamo, come dice il generale Figliolo, 20 milioni di vaccini a giugno, questa è una categoria che dovrebbe essere prioritariamente vaccinata. Lo considero doveroso perché loro anche nel lockdown li trovavi lì a batterti il conto alla cassa del supermercato. Perché sono servizio pubblico. E aggiungerei – ha concluso Menichetti – anche i ristoratori, gli albergatori e il personale dei lidi”.

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