Al palasport di Robbio primo test sui tamponi salivari sugli studenti

Circa 250 studenti di scuole elementari e medie sono stati riuniti nel palasport di Robbio, in provincia di Pavia. Si lavora per le scuole sicure

Tamponi salivari agli studenti
Tamponi salivari agli studenti
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22 Maggio 2021 - 10.11


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I classici test, che devono essere inviati in laboratorio per essere processati e analizzati sono tamponi salivari molecolari, non antigenici rapidi, che servono ad intercettare il coronavirus Sars-CoV-2.
A meno che in laboratorio non si riesca a ‘rimpicciolirlo’ ed a portarselo dietro in una valigetta.
È la via scelta da un team di scienziati, che ha deciso di sondare una strategia per poter eseguire i tamponi e ottenere i risultati direttamente ‘on the road’.
Oggi il primo banco di prova su circa 250 studenti di scuole elementari e medie che sono stati riuniti nel palasport di Robbio, in provincia di Pavia.
Il Comune si è dimostrato disponibile all’esperimento e quindi oggi il virologo dell’università degli Studi di Milano-Bicocca, Francesco Broccolo, con la tecnologia messa a disposizione da un’azienda situata all’interno del Parco tecnologico padano, è entrato in azione per dare inizio alla validazione.
Missione: “Farci trovare pronti alla riapertura delle scuole a settembre”, ha spiegato.
“La raccolta dei campioni di saliva avverrà attraverso due metodi basati su device diversi: la ‘salivette’, che prevede una sorta di spugnetta da mettere in bocca e il drooling, che ci piace di più perché consente appunto l’analisi sul campo, e prevede di raccogliere la saliva in un imbuto. Con quest’ultimo metodo, eviteremmo anche il passaggio preanalitico (centrifuga per ‘chiarificare’ la saliva, termoblocco per riscaldare il campione, per disattivare il virus e estrarre Rna, e così via). Il campione andrebbe inserito direttamente in un cubo grande come una mano. Si tratta di una micro piattaforma che consentirebbe di fare l’analisi del tampone molecolare in loco, ottenendo l’esito in tempi molto rapidi: massimo 100 minuti”, poco più di un’ora e mezza.
– Il vantaggio è chiaro: “Si salterebbe tutta la filiera di lavoro e logistica” solitamente necessaria con i classici tamponi, e questa velocizzazione “aiuterebbe a intercettare in tempo reale lo studente positivo da isolare – ha detto il virologo – L’azienda ha molte di queste micro piattaforme da mettere a disposizione e questo permetterebbe anche di fare screening su più scuole in una stessa provincia, contemporaneamente. L’operatore può controllare da remoto tutte le analisi in tempo reale e avere sott’occhio l’emergere di nuovi focolai in un territorio, consentendo gli interventi necessari senza perdere ore preziose”.
Una volta che si bypassa la necessità di mandare il campione in laboratorio, prosegue Broccolo, “nulla vieta che si possa fare la raccolta dei campioni salivari ai bimbi seduti nelle loro classi e poi nell’infermeria o in una stanza dell’istituto fare l’analisi di laboratorio portandosi dietro la valigetta. Il corredo necessario? Drooling, i raccoglitori della saliva, micro piattaforma e pipette. Nient’altro”.
I tamponi molecolari salivari “li abbiamo già fatti e analizzati in laboratorio e funzionano. Ora vogliamo fare i test con questa micro piattaforma sul campo e confrontare i risultati.
L’analisi può avvenire su un tavolo, anche su un piano non in perfetto equilibrio, perché hanno un’autocalibrazione, sono fatti per mantenersi in bolla e funzionare dunque anche in contesti più ‘da battaglia’. Faremo le prove e vedremo. Prepararsi – ha concluso lo scienziato – è importante e siamo contenti di validare uno strumento che potrebbe rivelarsi strategico per le sfide imminenti che ci attendono”.

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